Sarà inaugurata sabato 26 ottobre, alle ore 18.00, la mostra di radio d’epoca in Palazzo del Podestà dal titolo evocativo “Echi dal passato”. Per la prima volta a Montevarchi, un’esposizione con pezzi unici per viaggiare nel tempo e scoprire le innovazioni che hanno segnato oltre un secolo di storia attraverso il progresso della funzionalità e il loro design. Una mostra che celebra i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, il genio italiano conosciuto come il padre della comunicazione senza fili, ma anche i 100 anni della radio in Italia. L’iniziativa è stata promossa dal Sindaco Silvia Chiassai Martini, dal Presidente della sezione valdarnese dei Radioamatori Piero Bagiardi e dal tecnico radioamatore Marco Vacca
“Una mostra a cui teniamo particolarmente per l’importanza che la radio ha avuto per la comunicazione – afferma il Sindaco – Ringrazio i radioamatori per la scelta ricaduta su Montevarchi nel ricordare Guglielmo Marconi la cui eredità ci permette oggi di essere tecnologici e connessi, ma anche per ricordare il traguardo del secolo raggiunto dalla radio italiana. Un tuffo nella storia attraverso gli strumenti esposti, riconoscibili anche per il design che narra i vari momenti in cui sono stati realizzati. Abbiamo portato in città un altro evento di alta cultura che racconta la storia del nostro Paese. Invito tutti i cittadini a visitare questa mostra che è un’occasione per conoscere la grandi conquiste fatte nel tempo rendendoci conto che oggi utilizziamo la tecnologia grazie alla genialità di una grande italiano”
“Ci saranno radio molto antiche, ma particolari, fino a strumenti più moderni. Sono tutte radio però che hanno una storia da esprimere – spiega Marco Vacca- E’ infatti una mostra rivolta alla gente comune e non a tecnici specializzati che ci porterà dentro l’anima della comunicazione tramite il canale della radio”
“Saranno presenti in mostra dei pezzi unici messi a disposizione dai collezionisti – afferma Piero Bagiardi – una passione che dura nel tempo malgrado l’avvento del telefonino che spesso tende a distrarci da tanti altri strumenti che hanno segnato la storia italiana”
La mostra resterà aperta fino al 17 novembre con i seguenti giorni e orari: da giovedì a domenica, tutti i pomeriggi dalle 17.00 alle 19.00, il sabato e la domenica anche la mattina con orario 11.00 – 13.00