Comunicazione Asl su esito esami di laboratorio su animali selvatici morti nel torrente Dogana

La Asl, U.F. Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare del Valdarno, ha comunicato gli accertamenti diagnostici effettuati sulle carcasse degli animali selvatici recuperate lo scorso 22 agosto nel torrente Dogana

Data:

06 settembre 2024

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Il Sindaco Silvia Chiassai Martini ha diffuso la seguente comunicazione ai cittadini:

"La Asl – Ufficio Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare del Valdarno – ha comunicato gli accertamenti diagnostici compiuti su 𝟏𝟏 𝐜𝐚𝐫𝐜𝐚𝐬𝐬𝐞 integre di avicoli selvatici (Germani reali) e 𝟏 𝐜𝐚𝐫𝐜𝐚𝐬𝐬𝐚 di nutria recuperate nel torrente Dogana lo scorso 22 agosto 2024.

Le analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana hanno accertato che la causa della morte di questi animali è dovuta al 𝐁𝐎𝐓𝐔𝐋𝐈𝐒𝐌𝐎 (presenza nei loro fegati di geni tossina botulinica C e D), mentre sono risultate 𝐍𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈𝐕𝐄 per 𝐕𝐢𝐫𝐮𝐬 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐟𝐥𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐯𝐢𝐚𝐫𝐞 e per altri 𝐚𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐩𝐚𝐭𝐨𝐠𝐞𝐧𝐢

Il botulismo aviare – secondo il referto Asl – è considerato tra le “𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑎𝑙𝑖 𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑐𝑐𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑠𝑒𝑙𝑣𝑎𝑡𝑖𝑐𝑖” e può verificarsi “𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑎 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑔𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑒: 𝑧𝑜𝑛𝑒 𝑢𝑚𝑖𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑙𝑖𝑚𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎 𝑒𝑙𝑒𝑣𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑐𝑎𝑟𝑠𝑜 𝑜 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑜𝑠𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑜, 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑒 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑖𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑔𝑎𝑙𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑒𝑛𝑜𝑚𝑒𝑛𝑖 𝑎𝑛𝑎𝑒𝑟𝑜𝑏𝑖𝑐𝑖”

Gli animali, in particolare gli uccelli selvatici, possono contrarre il botulismo “cibandosi di altri animali infetti” e “consumando larve di insetti che si sono sviluppate su carcasse in decomposizione”, quindi è necessario continuare a rimuovere celermente gli animali morti sul torrente per diminuire l’ulteriore rischio di intossicazione e di diffusione. Non c’è pertanto alcun pericolo di infezione per quanto riguarda i nostri animali da compagnia se portati a passeggio lungo il torrente o corsi d’acqua

Questa condizione, quindi, mai avvenuta in precedenza, è riconducibile alle conseguenze delle alte temperature di questo periodo e al mancato ricambio di acqua.

Sempre secondo la Asl: "𝐿’𝑎𝑏𝑏𝑎𝑠𝑠𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑜𝑔𝑔𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒/𝑠𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑟𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑒𝑛𝑜𝑚𝑒𝑛𝑜”

 

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Pagina aggiornata il 06/09/2024