ra l’autunno 2023 e la primavera 2024 Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento - Museo Civico di Montevarchi, grazie ad un’erogazione liberale della Fondazione CR Firenze, realizzerà la terza edizione del progetto “Vorreiandarealmuseo. Percorsi di accessibilità museale”.
Il progetto è stato cofinanziato dalla Fondazione nell’ambito del bando “Arte – Valorizzazione Musei, Biblioteche e Archivi 2023”. Numerosi sono i partner che collaborano all’iniziativa: il Sistema Museale Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA), il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, UFSMIA - Asl Toscana sud est, ISIS Valdarno, ASP-Montevarchi, l’associazione Autismo Arezzo, l’associazione Abbracciamo Il Valdarno e l’associazione Fotoamatori Francesco Mochi, mentre l’associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus – Airalzh ha concesso il patrocinio.
La programmazione delle attività 2023/2024 è stata presentata dall’assessore alle Politiche sociali Lorenzo Allegrucci, dalla direttrice del Cassero per la Scultura Federica Tiripelli e dalla coordinatrice dei servizi socio-sanitari ASP Montevarchi Laura Petrioli che ha illustrato le attività in collaborazione con la Casa di Riposo, tra le novità di questa edizione.
Il progetto, coordinato da Federica Tiripelli direttrice del Museo, ha l’obiettivo di dare continuità e potenziare i programmi dedicati all’accessibilità dei pubblici con esigenze specifiche e disabilità. Il Cassero, in linea con quanto evidenzia la Convenzione di Faro del 2005, intende continuare ad assumere un ruolo sociale e di inclusione contribuendo alla salute e al benessere della comunità e all’abbattimento delle barriere sociali, sensoriali e cognitive.
I programmi 2023/2024, rivolti a disabili cognitivi e sensoriali oltre che ai “nuovi cittadini”, prevedono:
- attività per persone con Alzheimer e i loro caregiver
Le attività saranno condotte da un team di lavoro multiprofessionale, composto da un educatore museale, un educatore geriatrico della Cooperativa LeGO e un educatore AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer). Gli incontri sono rivolti ai nuclei familiari del Valdarno Superiore e fanno parte del più ampio progetto “Bartolea Caffè” attivato dal Comune di Montevarchi a partire dal 2007. In ogni appuntamento viene proposta l’osservazione di una scultura, a cui seguono la condivisione di impressioni ed emozioni e in alcuni casi momenti dedicati all’attività pratica, grazie a kit appositamente predisposti. Alcuni soci dell’Associazione Fotoamatori documenteranno gli incontri con fotografie che, insieme a poesie e racconti creati dai partecipanti, saranno raccolti in un piccolo quaderno, testimonianza tangibile delle attività realizzate.
- attività per gli anziani ospiti della Casa di Riposo “ASP Montevarchi”
Per offrire opportunità di socializzazione e di inclusione alle persone anziane ospiti della Struttura, è stato organizzato un percorso articolato in incontri al Museo e all’RSA in cui saranno proposte attività di stimolazione cognitiva in grado di aiutare l'anziano a mantenere, sollecitare, a volte anche migliorare, le sue capacità residue. Sono stati organizzati incontri rivolti a piccoli gruppi di anziani e bambini per permettere ai bambini di allacciare relazioni significative con anziani al di fuori della loro famiglia, e agli anziani di vivere momenti di serenità, di spensieratezza e di responsabilità.
Tutte le attività sono condotte da un educatore museale e da un educatore geriatrico della Struttura. Alcuni soci dell’associazione Fotoamatori documenteranno gli incontri e altri momenti di vita all’interno della Struttura: le fotografie saranno oggetto di una mostra allestita sia al Museo che all’RSA e saranno raccolte anche in un piccolo quaderno testimonianza tangibile delle attività realizzate.
- attività per bambini e adolescenti con autismo
Le attività fanno parte del progetto pilota di rete “M.I.R.A. – Musei in rete per l’Autismo” attivato dal 2020 in collaborazione con il Museo Paleontologico di Montevarchi. Gli incontri condotti da un educatore museale affiancato da un educatore/psicologo sono articolati in una visita semplificata a tappe, con attività laboratoriali incentrate sulla sensorialità e la cooperazione. Alcune attività sono invece a cura di Piero Cherici della compagnia teatrale Diesis Teatrango, che dal 1992 si occupa di creazione artistica, drammaturgia e pedagogia del teatro sociale ed educativo, con l’affiancamento dell’educatore museale.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore ISIS Valdarno, capofila per le Scuole della ASL Toscana sud est del progetto di inclusione e apprendimento “Margherita” è stato organizzato un percorso per una classe dell’Istituto tra i cui studenti è presente anche un adolescente autistico. Un ciclo di incontri è stato programmato per gli adolescenti del Centro Diurno dell’UFSMIA – ASL Toscana sud est nell’ambito di un percorso che promuove la riacquisizione di autonomie personali e sociali, la capacità di relazionarsi e socializzare, attraverso progetti a termine individualizzati.
- attività per donne straniere iscritte al corso di italiano organizzato dall’associazione Caritas Solidarietà e Accoglienza-Progetto Faisa
Nell’ambito del corso di italiano organizzato dall’associazione Caritas Solidarietà e Accoglienza-Progetto Faisa e rivolto alle donne straniere, il Museo organizza incontri per supportare processi di inclusione sociale e di integrazione tra la popolazione locale e i nuovi residenti di origine immigrata. Organizzate in piccoli gruppi e modulate in base al livello di conoscenza della lingua, le attività sono concepite come reciproche occasioni di conoscenza, di scambio culturale e di dialogo. Nella primavera saranno attivate iniziative per famiglie la domenica pomeriggio con l’obiettivo di coinvolgere l’intero nucleo familiare in un’attività laboratoriale che coniuga le esigenze educative con il gioco e il piacere della scoperta.
- audiodescrizioni e performance per non vedenti, ipovedenti, normovedenti
Per consentire la fruizione del patrimonio plastico del Museo anche ai non vedenti e agli ipovedenti, integrando l’esplorazione tattile delle sculture, nelle precedenti edizioni del progetto il Museo ha realizzato audiodescrizioni di opere della collezione. Quest’anno, avvalendosi nuovamente della consulenza del Museo Omero e attivando collaborazioni Istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado, sarà realizzato un Totem sensoriale costituito da libro tattile con la descrizione dell’edificio medioevale che ospita il Museo e un modellino della struttura. Saranno inoltre organizzate visite tattili per non vedenti ed ipovedenti coinvolgendo alcune sezioni toscane dell’Unione Italiana Ciechi.
Per accogliere il pubblico di visitatori non udenti e ampliare l’offerta comunicativa museale facilitando l’accesso al patrimonio culturale e valorizzando le buone pratiche rivolte all’inclusione, nelle due precedenti edizioni del progetto il Museo ha realizzato video di presentazione della storia e delle collezioni e relativi ad alcune opere in Lingua dei Segni Italiana. Per potenziare questo progetto e offrire un’esperienza culturale piacevole sono previste alcune visite guidate alla collezione permanente del Museo con la collaborazione dell’ENS-Ente Nazionale Sordi.
In questi anni Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento è diventato un punto di riferimento nel Valdarno Superiore per i programmi rivolti alle persone con disabilità ed esigenze specifiche. A livello regionale e nazionale il lavoro del Museo è stato apprezzato e valorizzato anche grazie inviti a condividere la propria “virtuosa” esperienza in vari convegni.
Nel mese di aprile 2024, sarà organizzata una giornata di studi sul tema dell’accessibilità. L’iniziativa darà l’opportunità di compiere una riflessione sullo scenario delle Istituzioni museali italiane intese come fattore di aggregazione, di dialogo, di benessere sociale e sulle strategie di eccellenza messe in atto per rendere il museo inclusivo. Tra gli altri, saranno previsti interventi della Commissione Tematica accessibilità museale di ICOM Italia, del Museo Tattile Statale Omero, dell’Ente Nazionale Sordi (ENS), dei Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA), dell’AIMA, della ASL, La giornata di formazione e confronto sarà destinata, in particolare, a professionisti museali, educatori, familiari di persone con disabilità.
Linda Losi