A.P.AR. Associazione Parkinsoniani Aretini

Associazione di volontariato

Descrizione

L'Associazione

A.P.AR. Valdarno "Frere Elza"
c/o "La Bartolea", Via dei Mille n. 2 - 52025 Montevarchi (AR)
Tel. 339-3771813

http://aparparkinson.wordpress.com
apar.valdarno@libero.it

PRINCIPALI OBIETTIVI DELL'ASSOCIAZIONE

informare i soci e i familiari sulle cure mediche e terapeutiche
collaborare con l'ASL all’attività dei corsi AFA complessa, realizzati dall'UISP
organizzare gruppi di auto sostegno a soci e familiari coadiuvati da psicologi
promuovere corsi di danza terapia a soci e familiari
programmare sedute di logopedia per i soci
sensibilizzare l'opinione pubblica tramite incontri e conferenze sulla malattia
aggiornare i soci su leggi e normative

COME SOSTENERE A.P.AR. SEZIONE VALDARNO
Donazioni o quote associative su C/C postale N. 79124087
IBAN: ITO4W0760114100000079124087
Destinazione del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi rivolta ad A.P.AR. C.F. 92040450519.
 
A.P.AR. - ORGANISMI DELLA SEZIONE VALDARNO
Comitato di sezione: Andrea Guido Checcacci - Responsabile; Angiolino Guerrini - Vice Responsabile; Vincenzo Balzini - Attività Terapeutiche; Anna Becattini - Tesseramento; Maria Teresa Capobianchi - Attività Culturali; Renata Favaro - Segreteria; Paola Francioni - Rapporti ASL; Mauro Gonnelli - Organizzazione; - Marco Matteini - Rapporti Soci; Anna Chiara Pardi - Tesoriera.
Invitati: Massimiliano Cardinali, Chiara Fratini, Antonella Renzi, Gianna Tonelli.
Redazione A.P.AR.News (bimestrale): Angiolino Guerrini - Coordinatore; Marco Matteini - Redattore Capo; Gianna Tonelli Opinionista.

Per comunicazioni:
angigue@tin.it o marco.matteini@alice.it

ORGANISMI DELL'A.P.AR. AREZZO
Consiglio direttivo: Flora Carlini - Presidente; Djalma Bastenzetti - Vice Presidente; Vanda Calvani Segretaria; Consiglieri: Maria Adriani, Bruna Giovannini, Irene Livi, Bianca Leda Patrussi, Giuseppina Pirozzi, Annunziata Sassoli, Lina Scali, Paolo Zolo. - Sezione Valdarno: Andrea Guido Checcacci e Angiolino Guerrini.
 
A.P.AR. AREZZO
Via Ottaviano Pieraccini, 4 (Zona Pescaiola) - 52100 Arezzo
Aperta: il mercoledì ore 16-18
Tel. 0575-255228
ass.apar@libero.it

L'A.P.AR. - Associazione Parkinsoniani Aretini si è costituita ad Arezzo nel 2002, presso il Dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale San Donato di Arezzo. 
Dai 2007 è attiva la Sezione Valdarno “Frere Elza”. L'Associazione A.P.AR. è un'ONLUS - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale. E' costituita da volontari e tutti possono aderire: pazienti, familiari, professionisti e sostenitori.

Modalità di accesso:

Accesso libero

Orario per il pubblico

Aperta: il sabato 9.30-11.30

Contatti

  • Telefono: 339-3771813
  • Email: apar.valdarno@libero.it

Ulteriori informazioni

La malattia di Parkinson

COS'E’
La malattia di Parkinson fu individuata per la prima volta da James Parkinson e descritta in una pubblicazione dai titolo “Trattato sulla paralisi agitante” divulgata nel 1817. Le cause della malattia sono ancora sconosciute. Le ultime ipotesi sulle cause della malattia sono di due tipi: ambientali e genetiche. Studi epidemiologici hanno dimostrato che l'esposizione a fattori quali pesticidi e metalli pesanti aumenta il rischio di sviluppare la malattia.
Anche la tesi di un difetto genetico sta ottenendo maggiori evidenze: nel 20% dei pazienti con precedenti di Parkinson in famiglia il gene difettoso è stato, infatti, identificato. Un importante sistema preposto alla detossificazione e alla pulizia dei metabolici neurotossici è quello dell’ubiquitina-proteasone che pulisce il cervello dalle proteine e le ricicla in aminoacidi riutilizzabili.
Se questo sistema s'inceppa o funziona male, come sembra succedere nel Parkinson, le proteine tossiche possono accumularsi bloccando il corretto funzionamento delle cellule dopaminergiche. La ragione per la quale i neuroni prima si riducono e poi muoiono non è ancora conosciuta, la ricerca scientifica non ha ancora scoperto il fenomeno che è all'origine della malattia.

COME SI MANIFESTA
La malattia di Parkinson si manifesta in analoga percentuale nei due sessi ed è presente in ogni parte del mondo. Oggi la malattia colpisce circa il tre per mille della popolazione generale, e circa l'1% di quella sopra i 65 anni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300.000, per lo più maschi (1,5 volte in più), con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni.

SINTOMI PREMONITORI
Ci sono dei piccoli segnali che si manifestano anche molti anni prima della comparsa della malattia.

ETA' D'ESORDIO
L’età d’esordio dei Parkinson si fa, infatti; Sempre più giovane (un paziente su 4 ha meno di 50 anni, il 10% ha meno di 40 anni), poiché la scienza è oggi in grado di porre una diagnosi ai primi sintomi, quando la malattia è ancora in fase precocissima. Inoltre s'ipotizza che mediamente, rispetto al momento della prima diagnosi, l'inizio del danno cerebrale sia da retrodatare di almeno sei anni. L’immagine che la malattia riguardi solo le persone anziane, non corrisponde più alla realtà.
 
PRINCIPALI SINTOMI
La malattia di Parkinson è caratterizzata da tre sintomi classici: tremore, rigidità e lentezza dei movimenti (bradicinesia, il sintomo più diffuso) ai quali si associano disturbi di equilibrio, tendenza alla depressione, stitichezza, riduzione progressiva  dell'olfatto. Altri sintomi premonitori Sono costituiti da: alterazione della postura, atteggiamento curvo, impaccio all'andatura, diminuzione della sonorità della voce, respirazione difficoltosa, l'espressione facciale e molti altri sintomi definiti secondari perché sono meno specifici e non sono decisivi per porre una diagnosi.
All'inizio si possono avvertire sensazioni di debolezza, d'impaccio nell'esecuzione di movimenti consueti, che danno origine a una stanchezza che si avverte con più facilità, anche se non sempre si associa una sensazione di perdita di forza muscolare. Ci si accorge poi di un'alterazione dei movimenti con maggiore difficoltà a cominciare e a portare a termine i movimenti alla stessa velocità di prima: il braccio o la gamba s'irrigidiscono.
Soffrire di Parkinson significa, però, avere anche dolore (presente nel 46% dei casi), problemi motori generali con perdita della stabilità, fino a subire frequenti cadute. La malattia di solito inizia da un lato solo, con disturbi lievi e limitati agli arti, e progredisce lentamente nella maggior parte del casi. La demenza compare nella fase avanzata e può riguardare il 20-25% dei parkinsoniani. Assume rilievo individuarla e curarla nei tempi rapidi.

Pagina aggiornata il 23/05/2024